Comunicato stampa – Press release
30 Aprile 2020
La rivista scientifica Nature, una delle più prestigiose e antiche del mondo, riporta che il vino rosso può rappresentare la cura al virus. Nello studio pubblicato dai ricercatori Guagdi Li ed Erik De Clerq sono state sperimentate in vitro e anche su animali diverse molecole contro i beta coronavirus principali. Tra queste molecole, proprio il resveratrolo si è dimostrato capace di bloccare la replicazione virale di Mers, la sindrome respiratoria parente del Covid-19.
Dopo queste interessanti premesse, il direttore del dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli, Ettore Novellino, è partito con la sperimentazione e ha brevettato una miscela di polifenoli, tra cui il resveratrolo. Il direttore del dipartimento di pneumologia, Alessandro Sanduzzi Zampanelli, lo ha usato sotto forma di aerosol nei pazienti con Tubercoli bacillifera per valutarne la portata antinfiammatoria. Dopo una sola somministrazione, ha affermato il professore, in due pazienti su tre l’Interleuchina 6 al prelievo risulta dimezzata. Si tratta di un rilievo molto promettente per controllare la fase infiammatoria di Sars-Cov-2 e si attende il via libera dell’Agenzia italiana del Farmaco per la sperimentazione.
Confidiamo quindi negli acini di uva rossa, di cui già nel 2014, un’altra rivista scientifica, eLife, aveva decantato le proprietà antinvecchiamento e antinfiammatorie.
“I vini rossi con maggior contenuto di polifenoli e resveratrolo, sostanze benefiche come sopra visto, sono quelli che hanno avuto maggior contatto con le bucce tramite lunghe macerazioni, quindi i vini destinati all’invecchiamento in barrique”, afferma l’enologo Alessandro De Stefani.
I vini rossi De Stefani sono tutti ottenuti con lunghe macerazioni e quindi posseggono tutti alte dosi di polifenoli e sostante antiossidanti, benefiche alla salute non solo per gli aspetti sopra decritti, ma anche contro l’infarto e l’arresto cardiaco.
Quindi bevete vino, bevete vino rosso e starete in OTTIMA SALUTE!
